Ultime news da Emporio Superiore

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Visioni post Vinitaly: cosa abbiamo messo nella lista della spesa...

01-05-2017

Si è tenuta  a Verona dal 9 al 12 aprile la 51^ edizione di “Vinitaly”, la più importante rassegna nazionale dedicata ai vini e ai distillati italiani ed internazionali: un appuntamento imperdibile per gli appassionati e per tutti coloro che orbitano, a vario titolo, intorno al Pianeta Vino.

Anche noi di Emporio Superiore eravamo presenti, con lo scopo primario di approfondire l’aspetto non esclusivista del progetto messo da noi in essere. Se infatti il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è indubbiamente al centro e concettualmente e visivamente della filosofia Emporio Superiore, una enoteca di un certo livello non può certo prescindere dalla presenza di ulteriori interessanti etichette emblemi di territori posti fuori denominazione.

In Alto Adige, il cui territorio è espressione di eterogenei terroir da cui si ricavano circa una ventina di differenti vitigni (dal celebre Gewürztraminer al Lagrein, passando per Sylvaner, Pinot Nero e Kerner), abbiamo fatto visita a Nals Margreid, una delle numerose cantine sociali della provincia di Bolzano, la cui sede è posta a metà strada tra Bolzano e Merano lungo la valle dell’Adige. Un’entusiasta entourage, guidato dall’enologo Harald Schraffl, con grande scrupolo si dedica alla cura della vigna per ottenere un prodotto di somma qualità, con l’ambizione di mettere in luce la potenzialità del territorio. La gamma dei prodotti è ben diversificata, frutto di vigne dislocate in ben 13 aree di produzione tra Nalles, dove si trovano i terreni più settentrionali e vocati al Pinot Bianco, al Sauvignon e al Riesling, e Magrè, nella più mite Bassa Atesina, dove si impongono il Pinot Grigio, lo Chardonnay e, ovviamente, il Gewuerztraminer. Il fiore all’occhiello dell’azienda è il Pinot Bianco Sirmian, che gode di un bagaglio gustativo ardente e maestoso ma non privo di quella componente acido-minerale che ne fa un vino ben disposto all’invecchiamento. Da segnalare poi altre referenze di grande spessore, come lo Chardonnay Baron Salvadori, il Gewürztraminer Lyra, il Riesling Pitzon, il Sauvignon Mantele e il Lagrein Gries.

Quando si parla di Lombardia, come non pensare alle rinomate aree della Franciacorta o della Valtellina, da cui si ricavano vini di grande struttura e carattere. Eppure, in un piccolo lembo collinare della provincia di Pavia, incuneato tra Piemonte, Liguria ed Emilia, si coltivano uve di Pinot Nero che danno vita a spumanti Metodo Classico di grande qualità ed eleganza: stiamo ovviamente parlando dell’Oltrepò Pavese D.O.C.G., di cui l’azienda Travaglino è senz’altro una delle più degni portabandiera. Fondata nel lontano 1868 a Calvignano, comincia ad affermarsi sul panorama enologico nazionale grazie all’opera di Vincenzo Comi, il quale, prese le redini dell’azienda nel 1965, ha posto le basi non solo per la comprensione delle potenzialità dei fondi aziendali, ma anche per il censimento delle unità vocazionali, veri e propri cru, che hanno preso il nome di Monteceresino, Portico, Canova, Poggio, Capersa, Pajarolo di Sotto, Ciliegi, Fojada, Orti, Possessione e Mulinino. Davvero ampia la gamma dei vini Travaglino: dalla tradizionale Bonarda al sorprendente Riesling Renano, per giungere ovviamente alle bollicine Metodo Classico, tra cui spiccano il Vincenzo Comi Brut Millesimato 2009 e il Gran Cuvèe Blanc de Noir Brut, con rispettivamente 72 mesi e 48 mesi sui lieviti.

L’Abruzzo è una regione dell’Italia Centrale di grande tradizione per quanto concerne la coltivazione della vite, testimoniata sin dal tempo degli Etruschi (VII sec. a.C.). Accanto alla produzione di rilevanti vini rossi, tra cui spicca ovviamente il Montepulciano d’Abruzzo, una particolare vivacità si sta registrando negli ultimi anni nella produzione di vini bianchi davvero interessanti (Trebbiano d’Abruzzo, Passerina, Pecorino, Bombino per citarne alcuni). A Controguerra (TE) quelle che un tempo erano le Masserie Montori sono ora divenute una moderna azienda agricola con la necessaria fisionomia imprenditoriale ma, al contempo, con un indissolubile legame con le proprie tradizioni e storia. Camillo Montori è di fatto diventato il promotore della valorizzazione del proprio territorio ottenendo dapprima la D.O.C. Controguerra e, successivamente, il riconoscimento della D.O.C.G. per il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane. Da mettere in evidenza i prodotti della linea “Fonte Cupa”, provenienti da vendemmie di annate particolari, che, per il favorevole andamento climatico, hanno conferito alle uve ottime caratteristiche: Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane D.O.C.G., Trebbiano d’Abruzzo D.O.C., Cerasuolo d’Abruzzo D.O.C., Pecorino Colli Aprutini D.O.C., Controguerra D.O.C. Passerina.

Tra le realtà vitivinicole più significative ed emblematiche della Campania e, in particolare, dell’Irpinia vi è senz’altro Quintodecimo, azienda fondata soltanto nel 2001 da Luigi Moio, figura davvero interessante. La conoscenza agronomica è un desiderio insaziabile per Luigi, uno dei più grandi esperti italiani, i cui studi hanno rilanciato e valorizzato una moltitudine di vitigni autoctoni del sud Italia. Il Professore vive il suo lavoro tra scienza e poesia, cercando di ricondurre i vini al concetto di terroir che li ha generati, ovvero il risultato dell’interazione tra ambiente, pianta e uomo. Nella gamma dei prodotti Quintodecimo spiccano i bianchi Greco di Tufo D.O.C.G. Giallo d’Arles, Fiano di Avellino D.O.C.G. Exultet, Irpinia Falanghina D.O.C. Via del Campo ed il rosso Taurasi D.O.C.G. Vigna Grande Cerzito Riserva.

Scendendo infine in Sicilia, siamo passati a trovare una delle aziende simbolo dei vini prodotti alle pendici dell’Etna, il più alto vulcano d’Europa. Parlare di Benanti vuol dire raccontare la storia della rinascita della regione etnea, soprattutto grazie allo studio dei vitigni tipici (Carricante, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio in particolare) ubicati sui diversi versanti del vulcano, arrivando a distinguere le singole contrade e le unicità dei vari territori. Prodotti di punta di Benanti sono senz’altro l’Etna Rosso D.O.C. Serra della Contessa e l’Etna Bianco D.O.C. Pietramarina, davvero emblemi del substrato sabbioso, vulcanico e ricco di minerali del gigante etneo.

Giornate davvero intense ed interessanti, se volete scoprire di più venite a trovarci!!!

 

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Visioni post Vinitaly: cosa abbiamo messo nella lista della spesa...

01-05-2017

Si è tenuta  a Verona dal 9 al 12 aprile la 51^ edizione di “Vinitaly”, la più importante rassegna nazionale dedicata ai vini e ai distillati italiani ed internazionali: un appuntamento imperdibile per gli appassionati e per tutti coloro che orbitano, a vario titolo, intorno al Pianeta Vino.

Anche noi di Emporio Superiore eravamo presenti, con lo scopo primario di approfondire l’aspetto non esclusivista del progetto messo da noi in essere. Se infatti il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG è indubbiamente al centro e concettualmente e visivamente della filosofia Emporio Superiore, una enoteca di un certo livello non può certo prescindere dalla presenza di ulteriori interessanti etichette emblemi di territori posti fuori denominazione.

In Alto Adige, il cui territorio è espressione di eterogenei terroir da cui si ricavano circa una ventina di differenti vitigni (dal celebre Gewürztraminer al Lagrein, passando per Sylvaner, Pinot Nero e Kerner), abbiamo fatto visita a Nals Margreid, una delle numerose cantine sociali della provincia di Bolzano, la cui sede è posta a metà strada tra Bolzano e Merano lungo la valle dell’Adige. Un’entusiasta entourage, guidato dall’enologo Harald Schraffl, con grande scrupolo si dedica alla cura della vigna per ottenere un prodotto di somma qualità, con l’ambizione di mettere in luce la potenzialità del territorio. La gamma dei prodotti è ben diversificata, frutto di vigne dislocate in ben 13 aree di produzione tra Nalles, dove si trovano i terreni più settentrionali e vocati al Pinot Bianco, al Sauvignon e al Riesling, e Magrè, nella più mite Bassa Atesina, dove si impongono il Pinot Grigio, lo Chardonnay e, ovviamente, il Gewuerztraminer. Il fiore all’occhiello dell’azienda è il Pinot Bianco Sirmian, che gode di un bagaglio gustativo ardente e maestoso ma non privo di quella componente acido-minerale che ne fa un vino ben disposto all’invecchiamento. Da segnalare poi altre referenze di grande spessore, come lo Chardonnay Baron Salvadori, il Gewürztraminer Lyra, il Riesling Pitzon, il Sauvignon Mantele e il Lagrein Gries.

Quando si parla di Lombardia, come non pensare alle rinomate aree della Franciacorta o della Valtellina, da cui si ricavano vini di grande struttura e carattere. Eppure, in un piccolo lembo collinare della provincia di Pavia, incuneato tra Piemonte, Liguria ed Emilia, si coltivano uve di Pinot Nero che danno vita a spumanti Metodo Classico di grande qualità ed eleganza: stiamo ovviamente parlando dell’Oltrepò Pavese D.O.C.G., di cui l’azienda Travaglino è senz’altro una delle più degni portabandiera. Fondata nel lontano 1868 a Calvignano, comincia ad affermarsi sul panorama enologico nazionale grazie all’opera di Vincenzo Comi, il quale, prese le redini dell’azienda nel 1965, ha posto le basi non solo per la comprensione delle potenzialità dei fondi aziendali, ma anche per il censimento delle unità vocazionali, veri e propri cru, che hanno preso il nome di Monteceresino, Portico, Canova, Poggio, Capersa, Pajarolo di Sotto, Ciliegi, Fojada, Orti, Possessione e Mulinino. Davvero ampia la gamma dei vini Travaglino: dalla tradizionale Bonarda al sorprendente Riesling Renano, per giungere ovviamente alle bollicine Metodo Classico, tra cui spiccano il Vincenzo Comi Brut Millesimato 2009 e il Gran Cuvèe Blanc de Noir Brut, con rispettivamente 72 mesi e 48 mesi sui lieviti.

L’Abruzzo è una regione dell’Italia Centrale di grande tradizione per quanto concerne la coltivazione della vite, testimoniata sin dal tempo degli Etruschi (VII sec. a.C.). Accanto alla produzione di rilevanti vini rossi, tra cui spicca ovviamente il Montepulciano d’Abruzzo, una particolare vivacità si sta registrando negli ultimi anni nella produzione di vini bianchi davvero interessanti (Trebbiano d’Abruzzo, Passerina, Pecorino, Bombino per citarne alcuni). A Controguerra (TE) quelle che un tempo erano le Masserie Montori sono ora divenute una moderna azienda agricola con la necessaria fisionomia imprenditoriale ma, al contempo, con un indissolubile legame con le proprie tradizioni e storia. Camillo Montori è di fatto diventato il promotore della valorizzazione del proprio territorio ottenendo dapprima la D.O.C. Controguerra e, successivamente, il riconoscimento della D.O.C.G. per il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane. Da mettere in evidenza i prodotti della linea “Fonte Cupa”, provenienti da vendemmie di annate particolari, che, per il favorevole andamento climatico, hanno conferito alle uve ottime caratteristiche: Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane D.O.C.G., Trebbiano d’Abruzzo D.O.C., Cerasuolo d’Abruzzo D.O.C., Pecorino Colli Aprutini D.O.C., Controguerra D.O.C. Passerina.

Tra le realtà vitivinicole più significative ed emblematiche della Campania e, in particolare, dell’Irpinia vi è senz’altro Quintodecimo, azienda fondata soltanto nel 2001 da Luigi Moio, figura davvero interessante. La conoscenza agronomica è un desiderio insaziabile per Luigi, uno dei più grandi esperti italiani, i cui studi hanno rilanciato e valorizzato una moltitudine di vitigni autoctoni del sud Italia. Il Professore vive il suo lavoro tra scienza e poesia, cercando di ricondurre i vini al concetto di terroir che li ha generati, ovvero il risultato dell’interazione tra ambiente, pianta e uomo. Nella gamma dei prodotti Quintodecimo spiccano i bianchi Greco di Tufo D.O.C.G. Giallo d’Arles, Fiano di Avellino D.O.C.G. Exultet, Irpinia Falanghina D.O.C. Via del Campo ed il rosso Taurasi D.O.C.G. Vigna Grande Cerzito Riserva.

Scendendo infine in Sicilia, siamo passati a trovare una delle aziende simbolo dei vini prodotti alle pendici dell’Etna, il più alto vulcano d’Europa. Parlare di Benanti vuol dire raccontare la storia della rinascita della regione etnea, soprattutto grazie allo studio dei vitigni tipici (Carricante, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio in particolare) ubicati sui diversi versanti del vulcano, arrivando a distinguere le singole contrade e le unicità dei vari territori. Prodotti di punta di Benanti sono senz’altro l’Etna Rosso D.O.C. Serra della Contessa e l’Etna Bianco D.O.C. Pietramarina, davvero emblemi del substrato sabbioso, vulcanico e ricco di minerali del gigante etneo.

Giornate davvero intense ed interessanti, se volete scoprire di più venite a trovarci!!!